Albedo, l’opera al bianco. L’alchimia della Ruota dell’Anno

Forse ti chiederai cosa c’entra l’alchimia con la Ruota dell’Anno; in realtà, c’entra eccome! L’alchimia, la “Grande Opera”, descrive un processo di trasmutazione chimica, che idealmente porta alla creazione della Pietra Filosofale. Questa sostanza dona l’immortalità, attraverso l’Elisir di Lunga vita che si compone di essa, e dona la ricchezza, perché permette di trasformare i metalli vili, soprattutto il piombo, in oro.

In realtà, quando si parla di Grande Opera tutto è una metafora.

La ricchezza esprime sì l’abbondanza economica e il benessere, ma è anche la metafora di una vita ricca, piena, soddisfacente; la longevità simboleggia una vita colma di esperienze e di saggezza. Lo stesso processo alchemico è una metafora del processo di realizzazione spirituale dell’individuo: la materia che si trasmuta è la nostra anima, che attraversa le Quattro Fasi, che sono metafora delle prove della vita, che sono metafora delle stagioni dell’anno. 

Perché, come dice Ermete Trismegisto, “ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso, per fare il miracolo della cosa unica”: ovvero, ciò che è nel grande, nell’Universo, si riflette nel piccolo, l’Uomo. Ciò che è il percorso di una vita si riconosce nello scorrere delle stagioni di un singolo anno.

In questo senso, ciascuno di noi è chiamato, anno dopo anno, a “trasmutare” la propria anima, sgrezzarla, evolverla fino a farla scintillare. Trasformarla, dal piombo, in oro.

Il processo alchemico si compone di quattro fasi distinte, caratterizzate dai quattro colori originari di cui parla Eraclito: sono la nigredo (melanosi, o annerimento), la albedo (leucosi o imbiancamento), la citrinitas (xantosi o ingiallimento) e la rubedo (iosi o arrossamento). Rappresentano le quattro fasi che la materia attraversa prima di diventare “pura”, ma corrispondono anche ai quattro Sabba maggiori, alle quattro stagioni e alla loro energia, che investe la Terra e tutto ciò che vive su di essa. 

Così come l’anno, per gli antichi, iniziava a novembre, con l’arrivo del buio, anche il processo alchimistico inizia con l’Opera al Nero, la Nigredo, collegata al tempo dei morti, alla festa di Samhain. Oggi incontriamo la seconda fase, detta Albedo. Tutto, in natura, richiama questa fase: il bianco della neve che cade in questo periodo dell’anno, il bianco del cielo nei giorni senza sole, ma anche il bianco della luce che torna, delle giornate che si allungano, dell’alba – è proprio il caso di dirle – di un anno nuovo. 

Questo arco di tempo – fra il Solstizio invernale e l’Equinozio primaverile – è caratterizzato dalla neve, dalla pioggia e dall’inizio del disgelo: allo stesso modo, in alchimia il passaggio dalla fase Nera alla fase Bianca avviene mediante lavaggio (in latino: abluptio – abluzione, il bagno rituale – o baptisma – il battesimo, che vuol dire “immersione dell’acqua”). 

Tramite l’acqua arriviamo alla prima tappa del nostro processo di trasformazione,

quella in cui la materia nera si purifica e diventa Alba: lo stato argenteo, o lunare, che però deve innalzarsi ancora fino a raggiungere il sole.

Come dice Hillman: “Nel far anima degli alchimisti, l’oro è necessariamente preceduto dall’argento. Questo significa che l’oro nasce dall’argento, il rosso dal bianco, il sole dalla luna, un coscienza più chiara dalla follia. Il fare anima alchemico suggerisce che l’idea finale – il sole congiunto con la luna – indica, né più né meno, una modalità di essere in cui brillantezza e coscienza desta solari e follia lunare sono mirabilmente congiunti.” 

Nel nostro viaggio intorno alla Ruota dell’Anno, anche tu sei chiamata a fare anima, a trasformare il nero della notte – il buio delle esperienze tristi, inevitabili nell’arco della vita – in argento scintillante e luminoso, bianco e, soprattutto, puro: depurato e quindi reso essenziale, in grado di riflettere e rispecchiare il cammino dell’esistenza.

Sempre Hillman dice che “il prezzo dell’argento è la depressione” e anche che “la depressione è la miniera”. Più la nostra riflessione è bianca, più, producendo argento, sentiamo il peso del piombo. Il nostro viaggio insieme non vuole negare i momenti bui dell’esistenza, anzi: scoprire la danza sacra delle stagioni permette di entrare in contatto anche con la stagione buia e imparare ad amarla, perché è lì che troviamo la materia che diventerà prima il nostro argento filosofico e poi il nostro oro: la nostra anima espressa in tutta la sua luminosa, calda pienezza. 

Ti lascio qui un semplice rituale da realizzare in questi giorni di Imbolc, per portare l’energia fresca e luminosa dell’Albedo nel tuo cammino evolutivo e portare l’Opera al Bianco nella tua quotidianità! Lo ricevi gratuitamente compilando il modulo qui sotto:

Che il tempo di Imbolc scintilli sulla tua vita come un raggio di sole su un manto di neve, regalandoti tante entusiasmanti novità!

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