Ars herbaria. Piante medicinali nel respiro dell’anno

Avevo sentito parlare del libro di Karin Mecozzi, “Ars herbaria. Pante medicinali nel respiro dell’anno” ma non avevo capito quanto fosse ricco, interessante e decisamente bello fino a quando l’ho avuto fra le mani.

In un’occasione l’ho definito “il libro di erboristeria che non c’era” perché gli riconosco un grandissimo pregio: quello di raccontare (raccontare, non descrivere e basta) le piante nel ciclo dell’anno. Anzi, in realtà il libro non è affatto un manuale di erboristeria: le piante trattate in maniera approfondita non sono molte, e vengono suddivise per stagione. Normalmente, nei manuali di erboristeria, si trovano elencate in ordine alfabetico, o divise a seconda delle loro proprietà o del loro tropismo d’organo. Qui invece il filo conduttore è il tempo, il tempo dell’anno, che scandisce il respiro della terra. Ovviamente non posso che amare un libro strutturato in questo modo! Quello della ciclicità stagionale è uno dei temi cardine del mio lavoro, e trovare delle descrizioni così accurate di poche erbe scelte, raccontate in base al loro tempo balsamico o alla simbologia che le riguarda, e che è legata a un particolare periodo dell’anno, è stata una scoperta sorprendente.

La prima parte del volume tratta in generale della pratica erboristica e dei gesti di cui si compone: l’osservazione ritmica, la raccolta e la trasformazione, l’uso delle preparazioni. Poi si passa a un affascinante capitolo sulla connessione fra uomo e pianta, secondo la visione steineriana, con un focus sulle parti che la compongono: le radici, i fusti e le foglie, i fiori, i frutti e i semi. Si parla di percezione e di come instaurare un vero e proprio dialogo con il mondo vegetale, sperimentando come le risposte variano con il variare dei ritmi dell’anno. Successivamente, si passa ai ritmi dell’anno e a come la terra risponde a tali ritmi, che scandiscono il suo respiro. Stagione dopo stagione, approfondiamo l’energia che la contraddistingue e le piante che esprimono al meglio questa energia: per la primavera avremo un albero (il mandorlo), un arbusto (il sambuco), una pianta profumata (la violetta), due piante medicinali (il tarassaco e la camomilla) e un’aromatica (l’erba cipollina). L’arbusto dell’estate è la ginestra, le medicinali sono la calendula e l’elicriso, l’aromatica è il timo. Per l’autunno, l’olivello spinoso e la rosa canina, la quercia e l’olivo, l’ortica, la consolida e la valeriana; infine, nella sezione dedicata all’inverno, si approfondisce il ginepro, il pino, l’angelica, l’elleboro, il vischio e il rafano.

Per ogni pianta si trovano descrizioni, usi, storie e ricette. Lungo tutto il libro ci sono dei box informativi, che insegnano quali attività erboristiche prediligere in base alle fasi delle stagioni, come ricavare infusi, oli o piatti di cucina, e quali attività fare in natura, in ogni periodo dell’anno, per sintonizzarsi sull’ascolto del regno vegetale. Ci sono semplici ricette di erboristeria e “rimedi della nonna”, e il libro termina con un capitolo interamente dedicato alla raccolta e alla conservazione delle nostre sorelle verdi.

Una delle caratteristiche più belle di questo libro sono le numerose, stupende fotografie: non c’è pagina che non sia colorata, che non abbia un’immagine di una pianta, di un fiore. Può essere un intero paesaggio autunnale, un prato estivo rosseggiante di papaveri, oppure fotografie di dettagli, il particolare di una foglia, di un petalo, di uno stelo… Questo libro è curato e originale anche dal punto di vista grafico, e sono sicura che ogni amante delle piante non possa che apprezzarlo e desiderare di perdersi fra le sue pagine così ricche di informazioni, di storie e di immagini evocative.

Soprattutto, il tema centrale di questo libro è l’invito all’ascolto: ascolto della pianta, ma anche del paesaggio in cui cresce, che è parte integrante della sua storia. Ma anche ascolto di noi stessi in relazione a questo paesaggio, a questa pianta, dove si rispecchia la nostra interiorità. I numerosi esercizi suggeriti dall’autrice sono piccoli ma fondamentali gesti di consapevolezza, che è ben diversa dalla conoscenza. Le erbe si possono studiare, oppure si possono sentire – sentire come risuonano in noi e come noi ci riflettiamo in loro.

Il viaggio alla scoperta del mondo verde è un cammino che si rinnova anno dopo anno, stagione dopo stagione. Trovi tutto questo, espresso in maniera profonda e dettagliata, nel libro Ars herbaria. E se, in attesa di immergerti dal vivo nella natura, vuoi scoprire usi, leggende e descrizione di alcune delle più comuni piante spontanee del nostro territorio, puoi scaricare il mio erbario a questo link; oppure, compilando il modulo qui sotto puoi riceverne un estratto gratuito di 20 pagine direttamente nella tua casella di posta elettronica:

Però mi raccomando, una volta finita la lettura esci, vai per campi e boschi e cerca tu stessa, o tu stesso, le piante spontanee del tuo cuore! E se decidi di acquistare Ars herbaria (te lo consiglio!), poi raccontami quanto ti è piaciuto. Ti aspetto nei commenti!

 

(K. Mecozzi, Ars Herbaria. Piante medicinali nel respiro dell’anno, ed Natura e Cultura 2020)

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