Il mostruoso femminile

IL PATRIARCATO E LA PAURA DELLE DONNE

Donna angelicata? Eterno femminino accogliente, amorevole, pacificante? No grazie. O almeno, non solo.


Il libro di Jude Ellison Sady Doyle, un saggio brillante che surfa con disinvoltura fra cronaca, mitologia, folklore e costume, nasce proprio con l’intento di descrivere la situazione femminile dal punto di vista della paura: la paura che le donne fanno e hanno sempre fatto agli uomini, e che è all’origine della millenaria svolta patriarcale che ancora oggi informa e permea la nostra società.


Questo libro racconta le storie, spesso crudelmente vere, oppure di fantasia ma talmente emblematiche da assurgere a miti o archetipi, di donne che gli uomini hanno definito spaventose, selvagge, pericolose, feroci, alle quali finalmente viene dato spazio e voce. Incontriamo le “bionde” che negli horror sono sempre destinate a fare una bruttissima fine, incontriamo le protagoniste mutaforma di fiabe e miti, come le selkie, le sirene, Melusina; c’è la storia di Bridget Cleary, torturata e uccisa dal marito convinto che il suo corpo fosse animato da un essere magico che non era sua moglie; ci sono le protagoniste di romanzi gotici quali Rebecca, la prima moglie e soprattutto Dracula di Stocker, la cui vampira Lucy viene descritta in maniera struggente e meravigliosa; si passa dalla serpentesca Tiamat babilonese al T-Rex (femmina) di Jurassic Park.


E sai una cosa? In ciascuna donna (comprese quelle con cromosoma XY) c’è un po’ di tutti questi mostri, di queste dee e di queste streghe, di queste demonesse che il patriarcato ha da sempre cercato di negare, bistrattare, uccidere e dominare. Perché? Per paura. Paura del corpo femminile, che ogni mese sanguina per giorni senza morire, che si trasforma, che genera la vita. Che, di fatto, dimostra di essere più potente di quello maschile, e che per questo deve essere imbrigliato e tenuto sotto controllo.


L’autrice scrive: “questo è un lavoro di apokàlypsis, di contro mitologia: portare alla luce il potere femminile disintegrando le narrazioni costruite per contenerlo o celarlo. Alla radice di tutte le teorie riguardo la natura maligna delle donne risiede una primordiale forza matriarcale, vasta, oscura e antica come l’oceano”.


Personalmente l’ho trovata una lettura esaltante, oltre che interessante ed estremamente scorrevole. Forse non mi ero mai resa conto prima di quanto il patriarcato fosse davvero così radicato nella nostra società, e soprattutto di quanto la visione della donna come creatura sublime e divina, ultimamente molto radicata anche fra le fautrici del sacro femminile, in un certo senso sia a sua volta funzionale a questo patriarcato. In effetti no, non credo affatto che solo in noi donne ci siano – e nemmeno che in noi siano preponderanti – quegli aspetti che comunemente si attribuiscono al “femminile”, ovvero la già citata propensione ad accogliere, nutrire e curare. Sono presenti senz’altro, ma non ci appartengono in quanto donne: sono nostri in quanto persone. Anch’io, come l’autrice di questo libro, ritengo che finché le donne non si riapproprieranno con orgoglio della propria ferocia, della propria stregoneria, continueranno a restare in un angolo della società.


Il patriarcato ci dice di domare quello che ci spaventa; ci dice di tenere il mondo a distanza usando strumenti e regole e armi, vietando di ammettere le verità più scomode o punendo coloro che le portano alla luce. Una strega, invece, che trae il suo potere da uno strato più profondo e più antico del patriarcato, entra in contatto con il disordinato mondo della natura – persino con le parti del mondo che altri non toccherebbero; quelle parti di cui neppure parliamo, nella speranza che ignorandole le terremo fuori dalla porta.


In appendice al libro trovi la ricchissima Guida alle fonti commentata, tutta quella “montagna di roba” su cui si è basata l’autrice per costruire la sua opera. Ci sono film, romanzi, saggi, serie TV che possiamo andare a cercare per guardarli (o riguardarli) con un nuovo sguardo, più consapevole, di quello che il patriarcato fa alle donne. Non credo che bastino i libri come questo per cambiare il mondo, ma senz’altro libri come questo andrebbero letti da tutti – e non solo dalle donne – perché non si possono cambiare le cose senza prima averle viste.

 

(Jude Ellison S. Doyle, Il mostruoso femminile. Il patriarcato e la paura delle donne, ed. Tlon, 2021)

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