CHE COS'È L'EQUINOZIO D'AUTUNNO
Dopo l’equinozio di Primavera, nell’anno c’è un secondo momento in cui la notte e il giorno hanno la stessa durata. Si tratta dell’Equinozio d’Autunno (conosciuto come “Mabon” in ambito neopagano): da oggi il sole scende simbolicamente agli inferi e le tenebre iniziano pian piano a prendere il sopravvento sulla luce.
Questo periodo dell’anno ha due grandi temi stagionali: quello del secondo raccolto e quello del Vaglio.
Dopo il primo, grande raccolto di ortaggi e cereali, che abbiamo festeggiato tradizionalmente a Lughnasad – o comunque, più in generale, nel pieno dell’estate – ora è il momento di raccogliere la frutta e l’uva e di celebrare così la fine del lungo periodo in cui la terra è fertile e ci offre i suoi doni. Il tema del raccolto e dell’abbondanza copre un vasto arco della Ruota: si sviluppa poco dopo il Solstizio estivo e, a seconda delle località, ha il suo apice a partire da luglio, fino ad arrivare alla fine di settembre. Le due feste (quella agricola del Raccolto e quella astronomica dell’Equinozio) sono accomunate, tuttavia fra loro si riscontrano alcune leggere sfumature: in occasione del primo raccolto, quello della pienezza estiva, lasciamo che la natura ci colmi le braccia con i suoi doni. Ora invece iniziamo a fare spazio: da un lato la natura ci riempie ancora le mani, ma dall’altro ci chiede di donare, a nostra volta, qualcosa.
IL TEMA DEL VAGLIO
Subito dopo l’Equinozio d’autunno il Sole entra nel segno della Bilancia, e questo è il momento ideale per fare il bilancio dell’anno trascorso. È il momento del silenzio e dell’ascolto, anche della nostra voce interiore: fermiamoci quindi a riflettere sui mesi appena passati, ringraziamo per tutto ciò che ci è capitato, per i successi ottenuti e i desideri realizzati, e valutiamo verso cosa continuare a incanalare le nostre energie. Scegliamo cosa tenere e portare avanti e cosa, invece, lasciare andare, sapendo che, all’Equinozio di primavera, inizierà una nuova fase di semina. È un buon momento per imparare dalla natura: come gli alberi si spogliano delle loro foglie d’oro, anche per noi è tempo di denudarci, spogliandoci del superfluo. Così entreremo nella fase buia dell’anno con la consapevolezza che la luce è interiore e che la notte è sempre il preludio di un giorno nuovo.
LO SGUARDO INTERIORE
Per molti, settembre rappresenta un nuovo inizio, ma in realtà si tratta dell’inizio di una nuova fase, quella calante e introspettiva dell’anno. Molti di noi – io per prima – siamo elettrizzati dalle prime giornate fresche, dai colori fantastici della natura e dall’atmosfera sospesa di questi giorni di inizio autunno, ma non si può negare che l’energia della terra scende, i ritmi vitali cambiano per adattarsi alle minori ore di luce e per molti può essere un tempo di malessere e confusione. Anche dal punto di vista meteorologico ci sono turbolenze, tempeste e repentini cambi climatici.
Per il nostro benessere è essenziale imparare ad ascoltarci e ad armonizzarci a questi cambiamenti, per capire cosa sta succedendo anche dentro di noi e cercare di trarre nutrimento ed energia da questi passaggi; così saremo consapevoli del tipo di energia verso cui ci stiamo dirigendo, invece di subirla passivamente. Per questo è importante non forzarsi troppo e dedicare il giusto temo alla ripresa delle attività, consapevoli che la natura ci invita alla calma e all’interiorità.
Anche l’Equinozio d’Autunno, come tutte le altre tappe della Ruota dell’Anno, si presta a una lettura simbolica che riflette il ciclo naturale della nostra vita interiore: immagazzinando e trasformando i prodotti della terra segniamo la fine di un ciclo che era iniziato lo scorso autunno, e che si riferisce anche alla nostra esperienza umana. Se l’Equinozio di Primavera anticipava la fase espansiva dell’anno, ora andiamo verso la metà calante, e l’energia è di tipo opposto: rivolta verso la riflessione, il ringraziamento e il riposo.
LE TRADIZIONI DELL'EQUINOZIO
Ci sono tante piccole azioni quotidiane che puoi fare, per innalzare intorno e dentro di te l’energia magica e trasformativa di questo periodo dell’anno!
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Ti auguro che questo passaggio stagionale sia per te piacevole e ricco di magia.
Felice Equinozio!
leggo solo ora questo post, ma ne ho respirato l’atmosfera e compreso meglio i miei stati d’animo. Da anni pensavo di soffrire di ipocondria in questo periodo, invece ora ho capito che è solo la mia profonda connessione ai cicli della natura. Grazie mille sai esprimere in parole ciò che l’anima vive.
Grazie di cuore, Ale… sono felice di essere riuscita a trasmetterti un nuovo tassello di comprensione di te stessa. Ogni cosa in Natura ha le sue fasi, anche noi, ed è normale che, più siamo allineati all’energia della natura, più sentiamo le sue variazioni… questa connessione è una risorsa preziosa, fanne sempre tesoro!