Il tema di fondo di questo libro è che, fin dall’antichità, la guarigione attraverso la natura sia stata appannaggio delle donne.
La maggior parte di loro ha lavorato nell’anonimato, ai margini dei villaggi, con un sapere empirico e straordinariamente profondo, trasmesso come un tesoro di generazione in generazione.
Alcune, le più colte, si sono distinte, hanno lasciato testi scritti, e noi ancora oggi possiamo meravigliarci delle conoscenze anatomiche, chimiche ed erboristiche delle nostre antenate.
Dopo una pagina interamente nera, inizia l’ultima parte del libro: quella sulle streghe. Troviamo Circe, Medea, Morgana, e poi formule e pozioni delle herbane – le streghe conoscitrici delle piante – oggi le chiameremmo erboriste, ma con un tocco magico in più. Piano piano, andiamo incontro al declino: il libro racconta come la storia delle sacerdotesse, erboriste, donne di medicina si sia trasformata sempre più in una vera e propria guerra fra uomini e donne, ma anche fra la religione cristiana e i culti della dea della Terra, a cui da sempre, anche se inconsapevolmente, le donne si rivolgono per trovare sollievo, benessere e guarigione*.
Se anche tu ti occupi di benessere naturale, se ami la medicina* popolare, la storia e il femminismo, se vuoi scoprire tante figure di donne, reali o mitologiche, e capire come si è sviluppata la storia della medicina dal punto di vista femminile, questo libro è per te! Il suo pregio è di essere composto di brevi capitoli tematici, quindi non richiede una lettura sistematica ma si presta benissimo a essere sfogliato e consultato all’occorrenza. Il mio suggerimento è di tenerlo a portata di mano, in modo da leggere ogni giorno la storia di una o due delle protagoniste, dedicando loro un pensiero e un “grazie”, perché è grazie al loro sapere, e talvolta al loro sacrificio, che la medicina e la medicina naturale* oggi sono accessibili a tutte e tutti noi.
* In tutto l’articolo uso i termini “medicina naturale” e “guarigione” in senso lato: la “medicina naturale” può essere di supporto alle terapie convenzionali e di aiuto in caso di semplici disturbi quotidiani, ma in presenza di qualsiasi patologia, rivolgiti sempre alla scienza medica.